IL PRIMO FINANZIAMENTO: UN ALTRO RICONOSCIMENTO PER “UNIVERSITÀ INCLUSIVA”

Il 4 Luglio 2024 sarà sempre per tutti noi una data da ricordare!

Il Presidente Prof. Filippo Petroni ha ricevuto la sua prima lettera – da parte della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila – con la quale il Consiglio di Amministrazione ha comunicato di aver deliberato la concessione di un contributo di 4.000 Euro a favore di “Università Inclusiva”.

Questo contributo è la dimostrazione tangibile che non solo tutti i soci credono e lavorano per il progetto ma anche altri soggetti esterni sono pronti a sostenere e contribuire allo sviluppo della nostra associazione.

Dopo il Protocollo d’Intesa sottoscritto con l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara e quello che verrà formalizzato a breve con l’Università di Salerno, anche le Fondazioni si stanno dimostrando sensibili, attente e aperte ad abbracciare un progetto che va oltre le parole e le dichiarazioni di intenti.

Questo primo contributo è più che un “semplice” finanziamento ma è il primo vero riconoscimento di “Università Inclusiva” e dell’impegno che in maniera indefessa viene dedicato dal nostro Presidente, dalla Vicepresidente Emilia Fares e da tutti coloro che credono che l’inclusione non sia mera aspirazione o una lontana chimera ma un obiettivo che solo con passione e dedizione potrà essere raggiunto e superato.

Ad Maiora! Semper…

I LAUREATI IN ITALIA E L’EUROPA

Gli Stati membri dell’Ue si sono posti l’obiettivo – entro il 2030 – di aumentare al 45% la quota di popolazione laureata.

Secondo l’Eurostat, a quella percentuale sono già arrivate Lussemburgo e Irlanda (che sono oltre il 60% di laureati, sempre nella fascia 25-34), Cipro, Lituania, Paesi Bassi, Belgio (tutti e quattro oltre il 50%), Francia, Svezia, Danimarca, Spagna, Slovenia, Portogallo e Lettonia.

L’Italia è al penultimo posto della classifica, con il 28% di giovani laureati, poco meglio della Romania (23%), e dopo l’Ungheria (33%).

IN EUROPA

Nel 2022, nei Paesi membri dell’Unione europea, l’82,4% dei giovani neolaureati risulta occupato.

Tra uomini e donne la differenza è di 2,2 punti percentuali.

A livello europeo, circa 8 giovani in possesso di laurea su 10 hanno ottenuto un’occupazione in una fascia di tempo che va da 1 a 3 anni dal conseguimento della laurea. 

IN ITALIA

Secondo l’ISTAT, l’Italia è il paese Ue con meno laureati occupati (65,2%), mentre in Lussemburgo il dato supera il 93%.

Il tasso di occupazione è sempre maggiore tra i maschi, con differenze che però vanno appiattendosi lungo il corso degli anni. 

Nel 2019 infatti la differenza era pari al 4,7%, la maggiore nel periodo considerato. 

Questo dato è in calo fino a raggiungere 2,2% nel 2022, l’anno che registra il valore minore.

Questo divario può essere spiegato anche dalla natura differente degli studi intrapresi da uomini e donne: il settore più tecnico dell’ingegneria, della manifattura e delle costruzioni vede, a livello di istruzione terziaria, una larga maggioranza di uomini iscritti a percorsi di formazione (73,1%) mentre in altri campi come quello della salute, quello economico o legale è maggiore l’incidenza femminile. 

Questi ambiti sono legati a differenti esigenze di mercato a livello di domanda.

IL MISMATCHING TRA DOMANDA E OFFERTA DI LAVORO

Investire in formazione – a tutti i livelli – ed in particolare potenziare l’offerta didattica universitaria, è fondamentale per la creazione di nuove figure professionali che già oggi sono sempre più ricercate. La scarsità di alcuni profili, la carenza e l’inadeguatezza di alcune competenze, renderanno sempre più complicato inserire le nuove generazioni di laureati in un contesto esposto alla competizione globale e in un mercato del lavoro in continua e rapida trasformazione.

Università Inclusiva e l’Università “G. d’Annunzio”: Una Nuova Era di Collaborazione

Siamo entusiasti e orgogliosi di annunciare una nuova e stimolante partnership tra Università Inclusiva e l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Il nuovo Protocollo d’Intesa rappresenta un passo avanti fondamentale nella nostra missione di rendere la formazione universitaria più accessibile e inclusiva per tutti gli studenti, con un’attenzione particolare rivolta alle discipline STEM.

Un Obiettivo Condiviso

L’intesa con l’Università “G. d’Annunzio” nasce dalla volontà comune di promuovere la divulgazione scientifica anche grazie ad una presenza più incisiva e un concreto radicamento sul territorio. Insieme, lavoreremo per lo scambio di informazioni e la condivisione di esperienze, partecipando a progetti di ricerca finanziati a livello nazionale, europeo e internazionale. Questa collaborazione ci permetterà di integrare le nostre risorse e competenze al fine di creare un ambiente di apprendimento più inclusivo.

Innovazione e Crescita

La partnership prevede una serie di iniziative che spaziano dalla ricerca scientifica all’apprendimento e all’approfondimento. Organizzeremo corsi, seminari e conferenze dedicate a tematiche di grande interesse scientifico e rilevanza sociale. Inoltre, condivideremo i risultati delle ricerche per estendere la divulgazione tecnico-scientifica, favorendo un approccio più aperto e collaborativo al sapere.

Inclusione e Accessibilità

Questa intesa si fonda sulla volontà e l’impegno comune per rendere il materiale didattico e i risultati delle ricerche accessibili a tutti, inclusi gli studenti non vedenti. Utilizzeremo tecnologie avanzate e metodologie innovative per trasformare i contenuti in formati fruibili, garantendo così che ogni studente possa usufruire delle stesse opportunità di apprendimento.

Guardando al Futuro

Questo Protocollo di intesa costituisce solo l’inizio di una fruttuosa collaborazione destinata a crescere e ad espandersi. Siamo determinati a costruire un Futuro in cui l’istruzione universitaria sia realmente inclusiva, offrendo e garantendo a tutti gli studenti gli strumenti necessari per eccellere. Il percorso è ancora lungo, ma siamo convinti che, insieme all’Università “G. d’Annunzio” e grazie al sostegno della collettività, si possano raggiungere risultati straordinari in termini di progresso scientifico e inclusione sociale.

Unisciti a Noi

Seguici sul nostro sito web e sui nostri canali social per rimanere aggiornato sulle nostre attività e scoprire come puoi contribuire a questa entusiasmante iniziativa. La partecipazione e l’impegno di ciascuno di noi sono fondamentali per realizzare un mondo accademico e un ambiente più inclusivo e accessibile al di là delle difficoltà e delle disabilità.

Programmare che passione

Condividiamo il link alla puntata di Motto Podcast che vede il nostro Alessandro Albano nuovamente come protagonista, insieme a Silvia della onlus #1caffe.
Inoltre, potrete ascoltare anche altri episodi del Motto Podcast su tutte le più diffuse piattaforme di streaming, come #amazonmusic, #audible, #spotify, #applepodcast e #Googlepodcast

Per saperne di più, vi invitiamo a visitare il blog di Alessandro: https://www.alessandroalbano.it

A scuola d’inclusione: il mio intervento al podcast Schol’è

Se è vero che quest’associazione si occupa soprattutto di inclusione universitaria, è altrettanto vero che il percorso comincia nelle scuole, dalle elementari passando poi per le medie e le superiori. Si tratta (o, per essere del tutto sinceri, dovrebbe trattarsi), di un rapporto sinergico tra soggetti diversi: lo studente, la sua famiglia, i compagni di classe, gli insegnanti e l’istituzione scuola. Quando funziona, tutti questi soggetti si arricchiscono e, in particolare, lo studente riesce a vivere completamente l’esperienza scolastica, con tutti i suoi momenti positivi e negativi e in maniera equiparabile a quella dei suoi compagni.
Qualche mese fa, ho avuto il piacere di raccontare qualche frammento della mia vita scolastica al podcast Schol’è, in cui interviene chi ha vissuto o vive la scuola, sia tra i banchi che dietro la cattedra. Ad affiancarmi, come è stato per la gran parte del liceo, Lidia Venuto, mia assistente alla comunicazione e (per sua grande sfortuna e mia grande fortuna) una carissima amica. Anche l’assistente alla comunicazione, come Lidia spiega chiaramente nella puntata, ha un ruolo fondamentale nella realizzazione di quel rapporto sinergico citato in precedenza.

L’Italia e la sua reputazione: Università

L’Associazione Italiadecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo, nel 2021 ha pubblicato lo studio “L’Italia e la sua reputazione: Università” che riteniamo utile e interessante e vogliamo dunque condividerlo con tutti Voi.
Infatti, la Ricerca offre un nuovo e diverso punto di vista che esula dal mero “ranking” internazionale ma apre a una diversa analisi che si fonda sul contesto, sulla reputazione e sulla qualità dell’istruzione accademica del nostro Paese, in cui – pur essendoci uno dei numeri più bassi di laureati in Europa (29,2% contro una media europea del 41%) – l’istruzione è di alto livello con docenti universitari e personalità di primo piano.

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