Lettera aperta: Cosa Abbiamo Realizzato e Come Puoi Aiutarci a Crescere

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Carissime e carissimi,

in questo inizio d’anno desideriamo condividere con voi, con rinnovato entusiasmo e profonda gratitudine, i passi avanti del nostro progetto. Grazie al sostegno della nostra comunità, “Università Inclusiva ETS” continua a crescere e ad affermarsi come punto di riferimento nell’accessibilità delle discipline scientifiche per studenti e studentesse con disabilità visiva.

Il 2024 è stato un anno ricco di iniziative, progetti e collaborazioni. Abbiamo sottoscritto diversi protocolli d’intesa con atenei e dipartimenti universitari in tutta Italia, rafforzando la rete di soggetti impegnati nella costruzione di un’università davvero inclusiva. Tra questi:

  • Università di Salerno – Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche (DISES)
  • Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara
  • Università Parthenope di Napoli – Dipartimento di Ingegneria (progetto pilota per un corso di laurea completamente accessibile)
  • LUISS Guido Carli (di cui vi raccontiamo più sotto)

📌 Protocollo d’intesa con LUISS Guido Carli
È con grande orgoglio che annunciamo la firma del protocollo d’intesa con l’Università LUISS Guido Carli. Questo accordo rappresenta un passo fondamentale per la promozione dell’inclusione nelle discipline scientifiche. Le attività previste includono: divulgazione di strategie inclusive, partecipazione congiunta a progetti di ricerca, e progettazione di nuovi strumenti didattici per la lettura e scrittura della matematica in formato accessibile. Un tavolo di lavoro congiunto è stato già attivato per dare concretezza a queste iniziative.

🌐 Web App per l’Accessibilità degli Articoli Accademici
Abbiamo realizzato un prototipo pienamente funzionante della prima web app al mondo capace di rendere interamente accessibili, anche nei contenuti grafici e matematici, gli articoli accademici in PDF per persone non vedenti. La piattaforma converte i documenti in HTML accessibile, con formule leggibili dai principali screen reader e descrizioni testuali generate da intelligenza artificiale per grafici e immagini. È una vera rivoluzione nel mondo della ricerca e della didattica, e siamo fieri di averla resa possibile con le nostre forze e la vostra fiducia. Questo strumento non solo apre le porte della letteratura scientifica internazionale, ma rappresenta anche un messaggio forte e chiaro: l’inclusione non è un favore, è un diritto. E noi siamo determinati a garantire che questo diritto sia riconosciuto e tutelato in ogni ambito accademico.Attualmente la web app è in fase di rifinitura e test e sarà presto resa disponibile al pubblico. Un passo decisivo verso un accesso equo alla conoscenza scientifica.

Tutto questo è stato possibile grazie a chi ci accompagna con fiducia e partecipazione. E a chi ancora non ci conosce da vicino, diciamo: è il momento giusto per entrare a far parte di questa comunità. Se credi che lo studio e la scienza debbano essere accessibili a tutte e tutti, unisciti a noi!

🟡 Diventa socio o rinnova la tua iscrizione per il 2025 al seguente link:
👉 https://www.universitainclusiva.it/37-2/

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È un gesto semplice che può fare una grande differenza!

Con affetto e riconoscenza,

Il Presidente
Prof. Filippo Petroni
La Vicepresidente
Emilia Fares

Michele Mele riceve l’International Books for Peace Award 2025: Università Inclusiva presente alla cerimonia

Sabato 1° marzo 2025, presso lo Spazio Europa – David Sassoli degli uffici del Parlamento Europeo a Roma, si è tenuta la cerimonia di premiazione dell’International Books for Peace Award. Tra i vincitori di questa edizione, il matematico e scrittore Michele Mele, che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per il suo secondo libro, Il Richiamo della Strada.

L’evento, organizzato da Antonio Imeneo, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, tra cui rappresentanti del mondo accademico e della divulgazione scientifica. Tra gli invitati anche la nostra associazione, Università Inclusiva, che ha avuto l’opportunità di presentare il proprio lavoro grazie all’intervento della vicepresidente Emilia Fares. Nel suo discorso, Fares ha raccontato l’impegno dell’associazione nel rendere accessibile lo studio delle materie STEM per gli studenti non vedenti, sottolineando l’importanza di abbattere le barriere ancora presenti nel mondo universitario.

Michele Mele, con il suo percorso accademico e letterario, rappresenta un esempio concreto di come la conoscenza possa essere resa inclusiva e accessibile a tutti. Il suo riconoscimento è un segnale importante per chi, come noi, crede nel valore della cultura come strumento di equità e opportunità.

L’evento si è concluso con un sentito ringraziamento agli organizzatori e con la consapevolezza che occasioni come questa sono fondamentali per dare voce a chi si impegna quotidianamente per un’istruzione senza barriere.

LE MACCHINE CHE APPRENDONO DALL’UOMO

L’Intelligenza artificiale non ci sostituirà ma ci migliorerà. Inclusione è sinonimo di evoluzione.

Come già anticipato, giovedì 27 febbraio 2025, presso la storica Biblioteca Vallicelliana di Roma, gli studenti delle classi III D e V D del Liceo Scientifico Statale Giovanni Keplero di Roma hanno assistito alla lezione dedicata all’Intelligenza Artificiale (IA), intitolata Dai neuroni alle macchine che apprendono. I ragazzi, non hanno semplicemente assistito, ma hanno partecipato attivamente dimostrando il proprio interesse e trasformando l’evento in un momento di interlocuzione e condivisione con il nostro Presidente Filippo Petroni e la nostra Vicepresidente Emilia Fares.

Non solo divulgazione ma soprattutto partecipazione

Nel corso della lezione, al di là dei contenuti di natura prettamente didattica (sotto troverete la presentazione in pdf), sono state affrontate nuove tematiche con un approccio informale e funzionale al coinvolgimento degli studenti. E’ emersa la grande curiosità dei ragazzi nei confronti delle innovazioni tecnologiche – in particolare ChatGpt e Gemini – e degli impatti che queste produrranno nell’immediato futuro.

L’Intelligenza Artificiale è un’opportunità

Dopo l’illustrazione delle formule matematiche e la spiegazione degli algoritmi che costituiscono la base su cui si fonda l’intelligenza artificiale, il Prof. Filippo Petroni – profondo fautore dell’utilizzo delle nuove tecnologie – è riuscito a sorprendere i ragazzi offrendo loro gli strumenti per capire “come si muove l’intelligenza artificiale” ma soprattutto per ribadire che siamo noi a muovere e comandare l’intelligenza artificiale e non le macchine. Conoscere serve anche a non avere paura di fronte a ciò che viene presentato in maniera distopica ma che invece costituisce un valore aggiunto e non una sostituzione dell’intelligenza umana che non potrà mai essere soppianta ma anzi sarà migliorata e rinnovata.

Questa è la generazione più fortunata: Tutto il mondo dentro uno smartphone

Dopo la lezione del nostro Presidente, la platea dei presenti è stata conquistata dall’intervento della nostra Vicepresidente Emilia Fares che ha raccontato il suo personalissimo mondo in cui non è necessario vedere i colori ma è più importante sentire, percepire e immaginare. “La nostra è la generazione più fortunata di tutta la Storia dell’umanità. L’intelligenza artificiale sta già cambiando la mia vita, consentendomi di svolgere in totale autonomia delle attività che prima richiedevano necessariamente l’aiuto e l’intervento di qualcun altro. Io vivo in una società e faccio parte della comunità – ha continuato Emilia – e non voglio che gli altri prima ancora di conoscere me, vedano la mia disabilità. Io non sono la mia disabilità. Io sono semplicemente Emilia.”.

La necessità di insegnare a utilizzare l’intelligenza artificiale

L’auspicio è quello che si diffonda il corretto utilizzo degli strumenti dell’Intelligenza artificiale e per questo è necessario che i ragazzi siano informati e spronati a cogliere tutte le opportunità offerte dal progresso senza che però questo si trasformi in un appiattimento ma al contrario deve costituire uno stimolo per il ragionamento e il miglioramento. L’intelligenza artificiale non è intelligente: le macchine non sanno pensare ma sanno semplicemente rispondere. Da parte nostra, noi dobbiamo affinare la nostra capacità di porre le domande prima di tutto ponendole a noi stessi. L’evoluzione e il progresso nascono dalla curiosità e il “perché?” è da sempre la linfa vitale della Scienza e della volontà di scoprire.

Nuovi stimoli per nuove Sfide

Per la nostra Associazione, l’incontro di ieri ha avuto una triplice valenza, raggiungendo gli obiettivi propri di Università Inclusiva: formare, sensibilizzare e migliorare il contesto per una reale coesione sociale che è il primo e più importante passo per l’inclusione. Senza uno scambio con le nuove generazioni, non è possibile disegnare il Futuro e al contrario del pregiudizio troppo diffuso relativo al disinteresse dei ragazzi e alla loro scarsa attenzione, gli studenti hanno dimostrato la propria curiosità e la propria capacità di leggere i fenomeni attuali per interpretare e anticipare i fenomeni futuri. Tutto inizia dalla scuola…e noi ci siamo!

Dai neuroni alle macchine che apprendono: un viaggio nell’Intelligenza Artificiale inclusiva

l 27 febbraio 2025, presso la storica Biblioteca Vallicelliana di Roma, si terrà un’importante lezione dedicata all’Intelligenza Artificiale (IA), intitolata Dai neuroni alle macchine che apprendono. L’evento, organizzato dalla prof.ssa Sabrina Maggi, vedrà la partecipazione di Filippo Petroni , Emilia Fares e delle classi III D e V D del Liceo Scientifico Statale Giovanni Keplero di Roma.

Un percorso tra Scienza e inclusione

La lezione si propone di esplorare il funzionamento dell’Intelligenza Artificiale, partendo dalle reti neurali artificiali fino alle più avanzate tecniche di apprendimento automatico. Un’attenzione particolare sarà rivolta al tema dell’Intelligenza Artificiale inclusiva, con un focus sulle sue applicazioni nella rimozione delle barriere che ancora impediscono una conoscenza diffusa e accessibile.

L’IA sta trasformando il modo in cui tutte le persone – ed in particolare coloro che convivono con una disabilità – accedono alla conoscenza e interagiscono con il mondo digitale. Grazie a strumenti come la sintesi vocale, il riconoscimento delle immagini e i sistemi di navigazione assistita, le tecnologie basate sull’IA stanno contribuendo a favorire l’effettiva partecipazione alla società riportando al centro l’istruzione e rendendola più accessibile a tutti.

Gli argomenti della lezione

Durante l’incontro, saranno affrontati tre temi principali:

  • Reti neurali: verrà esplorato il funzionamento delle reti neurali artificiali, fondamentali per l’elaborazione dei dati e l’apprendimento automatico.
  • Apprendimento automatico: si approfondiranno le tecniche con cui le macchine apprendono dai dati e migliorano le proprie performance nel tempo.
  • Intelligenza Artificiale inclusiva: si discuterà di come l’IA potrà abbattere le barriere e favorire l’inclusione nel mondo accademico e in prospettiva agevolare l’accesso nel mercato del lavoro.

Università Inclusiva e l’IA al servizio dell’accessibilità

L’evento è l’emblema della missione dell’Associazione Università Inclusiva, che da anni lavora per sensibilizzare circa l’importanza di rendere le discipline STEM accessibili a tutti, con particolare attenzione agli studenti con disabilità visiva. Il nostro impegno nella trasformazione del materiale scientifico in formati accessibili, così come lo sviluppo di software per la lettura e l’interazione con i contenuti matematici e grafici, è un esempio concreto di come l’IA possa essere utilizzata per migliorare la didattica a tutti i livelli.

L’incontro presso la Biblioteca Vallicelliana rappresenta un’occasione preziosa per riflettere sul ruolo della tecnologia e dei nuovi strumenti digitali nel realizzare un’università più accessibile e per ispirare le nuove generazioni ad assumere un approccio più inclusivo, riflettendo e raccogliendo le sfide del Futuro in una realtà in cui le trasformazioni sono continue e le innovazioni sono sempre più rapide.

Ci auguriamo che questa lezione possa essere solo l’inizio di un percorso più ampio e trasversale in cui i principi della scienza, le evoluzioni della tecnologia e gli sviluppi per l’accessibilità si possano fondere tra loro affinché l’Intelligenza Artificiale non sia un mero strumento di progresso tecnologico ma anche di crescita umana in termini di inclusione, uguaglianza e condivisione.

Appuntamento il 27 febbraio 2025, alle ore 9:30, presso la Biblioteca Vallicelliana di Roma!

MathSpeak arriva in Italia: Università Inclusiva all’evento di presentazione

Il 20 febbraio 2025, dalle ore 16 alle 18, si terrà a Roma, presso l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del CNR (via dei Taurini 19), la presentazione ufficiale del primo manuale italiano di MathSpeak, un protocollo fondamentale per rendere la matematica accessibile a persone con disabilità visiva.

L’incontro vedrà l’intervento di esperti e rappresentanti di associazioni impegnate nella promozione dell’accessibilità, tra cui Emilia Fares, vicepresidente di Università Inclusiva ETS, che illustrerà l’importanza di strumenti come MathSpeak nel percorso di inclusione degli studenti con disabilità visiva nelle materie STEM.

Cos’è MathSpeak?

MathSpeak è un sistema progettato per la verbalizzazione chiara e non ambigua delle espressioni matematiche, sviluppato inizialmente in inglese dal matematico non vedente Abraham Nemeth. Grazie al lavoro del ricercatore Michele Mele (Università del Sannio), questo protocollo è ora disponibile anche in italiano. La sua introduzione rappresenta un passo avanti fondamentale per garantire a studenti ciechi e ipovedenti un accesso equo e autonomo allo studio della matematica.

Il ruolo di Università Inclusiva

L’associazione Università Inclusiva ETS si impegna per abbattere le barriere nell’accesso alle materie scientifiche, raccogliendo e adattando materiale didattico in formati accessibili. La vicepresidente Emilia Fares, nel suo intervento, sottolineerà il valore di MathSpeak come strumento di inclusione e condivisione della conoscenza, evidenziando le sinergie tra il protocollo e i progetti già in corso per rendere la matematica più accessibile.

Programma dell’evento

📌 Dove: Aula piano terra, Istituto per le Applicazioni del Calcolo – CNR, via dei Taurini 19, Roma
📌 Quando: 20 febbraio 2025, ore 16:00 – 18:00

🔹 16:00 – Accoglienza e apertura dei lavori, Roberto Natalini (direttore IAC-CNR, presidente MaddMaths!)
🔹 16:20 – Presentazione del protocollo MathSpeak in versione italiana, Michele Mele (Università del Sannio)
🔹 17:00Emilia Fares (Università Inclusiva ETS)
🔹 17:10Marco Bongi (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti, RP Liguria)
🔹 17:20 – Intervento dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS
🔹 17:30 – Domande e interventi del pubblico
🔹 18:00 – Chiusura dei lavori

L’evento è organizzato dall’Istituto per le Applicazioni del Calcolo – CNR e dall’Associazione MaddMaths! ETS.

Invitiamo tutti coloro che sono interessati all’accessibilità nell’insegnamento della matematica a partecipare e a scoprire come MathSpeak possa facilitare l’apprendimento per le persone con disabilità visiva.

📢 Per approfondire: il manuale italiano di MathSpeak è disponibile gratuitamente e può essere scaricato liberamente dalla pagina di MaddMath.

Università Inclusiva ETS: Presentazione al Convegno AMASES di Ischia

Siamo lieti di informarvi che, in occasione del Convegno AMASES tenutosi a Ischia, Università Inclusiva ETS ha presentato il proprio intervento dedicato all’inclusione degli studenti con disabilità visiva nelle discipline scientifiche. Durante la presentazione, abbiamo illustrato le nostre attività e i principali strumenti utilizzati per garantire un’educazione universitaria accessibile a tutti.

Le slide presentate sono ora disponibili online. Potete accedere al materiali direttamente qui per approfondire i temi trattati.

Abbattere le Barriere nelle STEM: Strategie Inclusive per Studenti con Disabilità Visiva al Convegno AMASES

Siamo lieti di annunciare che l’associazione Università Inclusiva ETS parteciperà al convegno annuale di AMASES (Associazione per la Matematica Applicata alle Scienze Economiche e Sociali) che si terrà ad Ischia il prossimo 6 settembre. Durante una sessione plenaria, presenteremo l’intervento intitolato “Inclusive Teaching in STEM: Approaches and Tools for Visually Impaired students”. Attraverso un viaggio nei principali strumenti con cui uno studente non vedente può apprendere le discipline STEM, cercheremo di mettere in luce i principali nodi ancora da sciogliere: dalla diffusione del materiale in formato accessibile al ruolo centrale, ma ancora non del tutto riconosciuto, del Braille. Questo evento, tra i più importanti nel panorama accademico nazionale delle scienze applicate, sarà per noi un prezioso momento di confronto con altri esperti del settore, per diffondere approcci e strumenti che possano migliorare l’accessibilità in ambito universitario. Sarà un’opportunità significativa per promuovere il dialogo sull’inclusione e sensibilizzare la comunità accademica su temi cruciali per una didattica equa e accessibile.

Università inclusiva a Pescara

Quando si cerca di costruire una realtà credibile, il messaggio da solo non basta. C’è bisogno di arricchirlo conoscendo persone nuove con idee nuove. Per questo motivo, giovedì 22 febbraio, io e il presidente dell’associazione Filippo Petroni abbiamo portato la nostra idea di inclusione all’università Gabriele d’Annunzio di Pescara. Nell’ambito del consiglio di dipartimento del dipartimento di economia, abbiamo raccontato la nostra visione di università per tutti e come intendiamo collocarci al suo interno.
Il feedback ricevuto ci ha riempito di entusiasmo. Ringraziamo in particolare il direttore del dipartimento, professor Alessandro Sarra, per averci accolto in maniera tanto calorosa. Siamo convinti che sarà la prima di tante occasioni per portare Università Inclusiva dalla teoria alla pratica, dal web alla realtà.

Il Ruolo dell’Esperienza Visiva nello Sviluppo delle Abilità Numeriche

L’interazione tra esperienza visiva e sviluppo delle abilità numeriche è un tema affascinante e complesso. Quanto influisce la mancanza della vista sui processi di rielaborazione numerica, sia in matematici affermati che in soggetti molto giovani? Tre studi recenti hanno gettato le basi per trovare una risposta a questa domanda. Sebbene sia noto che la vista gioca un ruolo fondamentale nei processi cognitivi, e sebbene esistano differenze nel modo in cui soggetti vedenti e ciechi elaborano a livello cerebrale le strutture numeriche, le performance di questi ultimi risultano comunque uguali, se non talvolta superiori.

Entrando nello specifico delle ricerche, la prima (Kanjlia, Feigenson, Bedny 2021) esplora la capacità innata del cervello umano di discriminare e confrontare numeri, anche in assenza di esperienza visiva. Attraverso l’analisi dei pattern di attività cerebrale nell’IPS (solco intraparietale), i ricercatori hanno scoperto che gli individui vedenti e ciechi mostrano una discriminazione numerica simile. Ciò suggerisce che l’esperienza uditiva e tattile con gli insiemi potrebbe essere sufficiente per lo sviluppo tipico delle rappresentazioni numeriche.

La seconda ricerca (Crollen et al. 2021) si concentra sull’impatto della cecità congenita sull’apprendimento numerico durante l’infanzia. I risultati mostrano che i bambini ciechi non solo sviluppano abilità numeriche simili o superiori rispetto ai loro coetanei vedenti, ma dimostrano anche una migliore performance nella memoria verbale. Ne deriva che la cecità congenita non limita lo sviluppo delle competenze numeriche di base.

Infine, il terzo studio (Amalric, Denghien, Dehaene 2018) esplora le capacità matematiche avanzate in individui ciechi, incluso un gruppo di matematici professionisti. I risultati indicano che la rete cerebrale coinvolta nel ragionamento matematico avanzato si sviluppa anche in assenza di esperienza visiva. L’attivazione aggiuntiva nella corteccia occipitale suggerisce che il cervello dei matematici ciechi potrebbe adottare strategie di compensazione, come l’utilizzo di immagini mentali o la riassegnazione delle funzioni corticali.

In sintesi, questi studi forniscono prove convincenti che l’esperienza visiva non è un prerequisito essenziale per lo sviluppo delle abilità numeriche. Tuttavia, l’interazione tra esperienza sensoriale, memoria e abilità cognitive rimane un’area di ricerca interessante e in continua evoluzione. Sono necessarie ulteriori indagini per comprenderne appieno i meccanismi sottostanti e le implicazioni per l’educazione e la riabilitazione degli individui con disabilità visive.

Bibliografia

Shipra Kanjlia, Lisa Feigenson, Marina Bedny, Neural basis of approximate number in congenital blindness, Cortex, Volume 142, 2021, Pages 342-356, ISSN 0010-9452, https://doi.org/10.1016/j.cortex.2021.06.004.

Marie Amalric, Isabelle Denghien, Stanislas Dehaene, On the role of visual experience in mathematical development: Evidence from blind mathematicians, Developmental Cognitive Neuroscience, Volume 30, 2018, Pages 314-323, ISSN 1878-9293,
https://doi.org/10.1016/j.dcn.2017.09.007.

Virginie Crollen, Hélène Warusfel, Marie-Pascale Noël, Olivier Collignon, Early visual deprivation does not prevent the emergence of basic numerical abilities in blind children, Cognition, Volume 210, 2021, 104586, ISSN 0010-0277, https://doi.org/10.1016/j.cognition.2021.104586.

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